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SOGNO O SON DESTO?
A cura di Claudio Spadoni
Dal 22 luglio al 21 agosto 2022
Magazzini del sale, Cervia (Ra)
Sogno o son desto? È il titolo della mostra promossa da CNA Territoriale di Ravenna in concerto col Comune di Cervia, che sarà allestita nei Magazzini del Sale cervesi dal 22 luglio al 21 agosto 2022. La mostra sarà suddivisa in tre sezioni: Notturni, Il sogno ad occhi aperti; Il sogno dell’antico e l’immaginario contemporaneo, con oltre quaranta artisti di diverse generazioni, che coprono oltre un secolo di storia, dal primo Novecento ai giorni nostri, ovvero dal Futurismo ai diversi linguaggi dell’attualità. La prima sezione presenterà una significativa campionatura di paesaggi e visioni notturne, con artisti storici come Dottori, Sironi, Drei, Romiti, Rossi, fino a Paladino, Violetta, Pompili e i più giovani Lombardi, Babini, Neri. La sezione centrale, la più ampia, offrirà un panorama assai eterogeneo di immagini sorprendenti, tra una visionarietà portata alle soglie dell’allucinazione, immagini di una realtà spaesata, suggestioni quasi favolistiche, attraverso soluzioni linguistiche le più eterogenee. Tra gli artisti presenti, da maestri del primo Novecento come De Chirico, Licini, Casorati, a protagonisti della seconda metà del secolo come Matta, Moreni, Scanavino, Vacchi, Baj, Morlotti, Giosetta Fioroni, Ontani, Cucchi, De Dominicis, per giungere all’attualità con D’Ambrosio e Rivalta. L’ultima sezione vedrà insieme artisti che reinterpretano il passato attraverso linguaggi anche molto diversi, e alcuni altri presi dall’immaginario del nostro tempo: da Funi, Francese, Mattioli, Schifano, a Pulini, Pozzi, Minguzzi, Lucia Nanni, e un sorprendente creatore di mostri. Tracce visive di un tempo proiettato verso realtà virtuali, e insieme memorie del passato, regressioni in un’oniricità arcaica.
La mostra sarà documentata da un catalogo con la riproduzione di tutte le opere esposte e un testo del curatore.
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Tel. 0544.298511 – e-mail: cna@ra.cna.it
ENG
SOGNO O SON DESTO?
Curated by Claudio Spadoni
From july 22 till august 21
Magazzini del sale, Cervia (Ra)
Sogno o son desto? This is the title of the exhibition promoted by CNA Territorial of Ravenna in concert with the Municipality of Cervia, which will be set up in Cervia’s Magazzini del Sale from July 22 to August 21, 2022. The exhibition will be divided into three sections: Nocturnes; The Daydream; The Dream of the Ancient; and The Contemporary Imaginary, featuring more than forty artists of different generations, covering more than a century of history, from the early 20th century to the present day, that is, from Futurism to the different languages of current events. The first section will present a significant sampling of landscapes and nocturnal visions, with historical artists such as Dottori, Sironi, Drei, Romiti, Rossi, up to Paladino, Violetta, Pompili and the younger Lombardi, Babini, Neri. The central section, the largest one, will offer a very heterogeneous panorama of surprising images, between a visionariness brought to the threshold of hallucination, images of a bewildered reality, almost fable-like suggestions, through the most heterogeneous linguistic solutions. Among the artists present, from masters of the early twentieth century such as De Chirico, Licini, Casorati, to protagonists of the second half of the century such as Matta, Moreni, Scanavino, Vacchi, Baj, Morlotti, Giosetta Fioroni, Ontani, Cucchi, De Dominicis, to the present day with D’Ambrosio and Rivalta. The last section will see together artists who reinterpret the past through languages that are also very different, and some others taken from the imaginary of our time: from Funi, Francese, Mattioli, Schifano, to Pulini, Pozzi, Minguzzi, Lucia Nanni, and a surprising creator of monsters. Visual traces of a time projected into virtual realities, and at the same time memories of the past, regressions into an archaic dreaminess.
The exhibition will be documented by a catalog with reproductions of all the works on display and a text by the curator.
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Tel. 0544.298511 – e-mail: cna@ra.cna.it
opening 24 March 6.00 pm – 9.00 pm
Nuova Galleria Morone presents ORO&BLU, a fascinating journey through the works of some of the most important representatives of international contemporary art who have found particular meanings and suggestions in blue and gold, curated by VIttoria Coen.
The colours featured in the exhibition provide insights into the identities and personalities of the artists who have made them part of their poetics. Gold and blue are, in fact, the most spiritual and magical colours on the palette; Yves Klein compares blue to the sea and sky but, above all, he defines it as a colour “outside”. Gold is a symbol of royalty, of preciousness, of uniqueness, in both Western and Eastern cultures.
The group exhibition offers a comparison between different generations of artists, from the avant-garde of the twentieth century to the contemporary, a significant range of works representing memories and visions of the recent past.
With works by: Elizabeth Aro, Olivo Barbieri, Remo Bianco, Maria Cristina Carlini, Sonia Costantini, Gianni Dessì, Lucio Fontana, Domenico Grenci, Yves Klein, Maria Lai, Marino Marini, Francesca Matarazzo, Enrico Minguzzi, Gianni Piacentino, Alex Pinna, Man Ray, Tomas Saraceno, Elisabeth Scherffig, Cesare Tacchi, Eltjon Valle, Terry Winters.
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apertura 24 marzo ore 18.00 – 21.00
Nuova Galleria Morone presenta ORO&BLU, un affascinante viaggio attraverso le opere di alcuni dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale che hanno trovato nel blu e nell’oro particolari significati e suggestioni, a cura di VIttoria Coen.
I colori protagonisti dell’esposizione, forniscono spunti di riflessione sulle identità e sulle personalità degli autori che li hanno resi parte della loro poetica, oro e blu sono, infatti, tra i più spirituali e magici colori della tavolozza; Yves Klein paragona il blu al mare e al cielo ma, soprattutto, lo definisce un colore “fuori”. L’oro è simbolo di regalità, di preziosità, di unicità, nelle culture occidentali così come in quelle orientali.
La mostra collettiva propone il confronto tra diverse generazioni di artisti, dalle avanguardie del Novecento alla contemporaneità, un corpus significativo di opere che rappresenta memorie e visioni del recente passato.
Con opere di: Elizabeth Aro, Olivo Barbieri, Remo Bianco, Maria Cristina Carlini, Sonia Costantini, Gianni Dessì, Lucio Fontana, Domenico Grenci, Yves Klein, Maria Lai, Marino Marini, Francesca Matarazzo, Enrico Minguzzi, Gianni Piacentino, Alex Pinna, Man Ray, Tomas Saraceno, Elisabeth Scherffig, Cesare Tacchi, Eltjon Valle, Terry Winters.
24 marzo – 13 maggio 2022
martedì – venerdì: 11.00 – 19.00 | sabato: 15.00 – 19.00
Via Nerino 3, Milano
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Senza Figura, curated by Nicola Samorì, 2021, installation view at Monitor Pereto (AQ)
Ph. credits Giorgio Benni
Courtesy the artist and Monitor Roma, Lisbona, Pereto
A cura di Nicola Samorì
Artisti: Pierpaolo Campanini, Chiara Lecca, Enrico Minguzzi, Mattia Moreni, Nicola Samorì
Opening 02.10.2021 ore 12 – 17
Fino al 14 novembre
Le nature morte introducono i soggetti prescelti per la mostra allestita nella sede Monitor di Pereto, Senza Figura, in cui Samorì ricopre la doppia veste di pittore e di curatore, invitando artisti a lui vicini per ricerca, dialogo e condivisione di esperienze.
Chiara Lecca (Modigliana, 1977), Enrico Minguzzi (Cotignola, 1981), Pierpaolo Campanini (Cento, 1964) e Mattia Moreni (Pavia 1920 – Brisighella 1999) prendono di petto la natura, mettendosi di fronte a essa in un confronto tutt’altro che pacificato e fluido, interessati piuttosto alla sua ambiguità, alle sue implicazioni semantiche, alle distorsioni delle forme che si compiono in bilico tra contemplazione e colluttazione. Senza Figura è anche una auto-censura, una raccolta di dipinti e sculture che escludono la presenza del corpo, la tematica più ricorrente nell’opera di Nicola Samorì.
La via dell’in-naturale è aperta in mostra, cronologicamente, da un dipinto di Mattia Moreni del 1970, L’agonia dell’anguria allunata su pelliccia, una delle sue celebri non-angurie dove il corpo del frutto è sfregiato da una spaccatura, evocazione di quel sesso femminile che diverrà poi assoluto protagonista nelle sue rappresentazioni immediatamente successive.
Questa ambiguità semantica attraversa tutte le opere in mostra, dove il rapporto col naturale non è mai didascalico. In Pierpaolo Campanini il confronto quotidiano e ostinato con un brandello di natura sfocia in una sorta di trasfigurazione del fogliame, bruciato da bagliori che nella pittura di Enrico Minguzzi diventano resine fluorescenti che accolgono una natura in forma di pura espulsione mentale, privata di ogni sostegno alla gruccia del realismo. In Chiara Lecca la presenza del frammento animale sconfina otticamente in altri regni: le bolle alabastrine che si gonfiano come le angurie di Moreni sono in realtà vesciche animali, così come i fiori recisi sono orecchie di coniglio tassidermizzate. Fiori falsi, come quelli ritratti da Samorì nell’olio su Breccia di Vendôme secondo natura, poiché non sono stati dipinti, bensì come “trovati” sulla pietra e costretti a prendere forma attraverso l’assedio del colore che ne minaccia i perimetri rivelandoli al contempo.
Si sa come la natura si piega trasformandosi nello svolgimento delle necessità.
Mattia Moreni
ORARI DI APERTURA
MONITOR Pereto
Palazzo Maccafani – Piazza Maccafani, 5 67064 Pereto (AQ)
Sabato e domenica ore 15-19.
Gli altri giorni su appuntamento. Prenotazioni a monitor@monitoronline.org