IX PREMIO FONDAZIONE VAF

Dopo la tappa tedesca (Kiel, Stadtgalerie, 11 marzo – 22 maggio 2022), il IX Premio Fondazione VAF arriva a Ferrara. Dal 5 marzo al 4 giugno le sale al piano nobile del Castello Estense ospitano questo prestigioso appuntamento, istituito dall’omonima fondazione tedesca per sostenere l’arte contemporanea italiana e dare impulso allo scambio culturale tra Italia e Germania.  

Il premio nasce nel 2003 allo scopo di promuovere, in particolare, il potenziale artistico e creativo degli artisti under 40. Nel corso degli anni l’organizzazione del concorso ha vantato numerose collaborazioni con sedi espositive di rilievo, nazionali e tedesche, come il Mart di Rovereto, il Museo della Permanente di Milano, il MACRO Testaccio di Roma, il Museo civico di Palazzo della Penna di Perugia, l’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt, la Künstlerhaus di Graz e la Stadtgalerie di Kiel.  

In mostra nove protagonisti della scena contemporanea: Luca Azzurro, Renata e Cristina Cosi, Silvia Inselvini, collettivo KEM, L’orMa, Enrico Minguzzi, Sebastiano Raimondo, Dario Tironi, Valeria Vaccaro. 

Il vincitore di questa edizione è stato L’orMA (Lorenzo Mariani) per la reinterpretazione dei materiali della scultura con intenti di ironica leggerezza; a Valeria Vaccaro è stato conferito il secondo premio per la capacità di metamorfosi dei materiali plastici; a Enrico Minguzzi è stato assegnato il terzo riconoscimento per la ricerca sulla trama pittorica e segnica della composizione. Una menzione speciale è stata riconosciuta al collettivo KEM per la promettente ricerca improntata nell’ambito dell’arte dei nuovi media. 

Oltre alle creazioni dei nove artisti sono esposte alcune opere di Paolo Baratella (Bologna, 1935) a cui è stato conferito un premio alla carriera. 

Per Ferrara la mostra costituisce una straordinaria occasione per proiettarsi al centro delle dinamiche artistiche attuali attraverso le opere di talentuosi artisti italiani. La riflessione proposta dall’organizzazione della manifestazione cerca di osservare con estrema attenzione i temi del contemporaneo concentrandosi non solo sui generi più tradizionali della pittura e della scultura, ma anche sulla fotografia e sui nuovi media quali installazioni e video arte.

La mostra è accompagnata da un catalogo in edizione bilingue italiano-inglese edito da Manfredi Edizioni. 

IX PREMIO FONDAZIONE VAF

Ferrara, Castello Estense

5 marzo – 4 giugno 2023

Mostra organizzata da

Fondazione VAF in collaborazione con Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara

Presidente VAF STIFTUNG

Thorsten Feierabend

Comitato di selezione

Nicoletta Colombo, Volker W.Feierabend, Elena Pontiggia, Serena Redaelli

Giuria

Volker W.Feierabend, Daniela Ferrari, Elena Pontiggia, Cesare Biasini Selvaggi

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Orari di apertura

Dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)

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Informazioni e biglietteria

0532 419180

castelloestense@comune.fe.it | www.castelloestense.it 

Prenotazioni

https://www.comune.fe.it/prenotazionemusei

Ufficio stampa

Anja Rossi

3404190867

comunicazione.ferrararte@comune.fe.it

EX5 | Pinacoteca Nazionale, Bologna a cura di Carmen Lorenzetti

Sabato 4 febbraio 2023 alle ore 18, aprirà al pubblico – con orario prolungato fino alle 24 – la quinta edizione del progetto espositivo EX, a cura di Carmen Lorenzetti, promosso da Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Ravenna, che mira a riportare all’attenzione del pubblico storia e memoria dei due istituti attraverso le opere di artisti formatisi al loro interno e oggi riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. L’evento è organizzato nell’ambito di Ababo Art Week, calendario di appuntamenti sviluppato in collaborazione con ART CITY Bologna, programma istituzionale di mostre e iniziative speciali coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna, in concomitanza con Arte Fiera.

 

Dal 2016, il progetto EX ha presentato il lavoro di artiste e artisti quali Riccardo Baruzzi, Pierpaolo Campanini, Paolo Chiasera, Cristian Chironi, Flavio de Marco, Andrea Facco, Michael Fliri, Andrea Galvani, Margherita Moscardini, Andrea Nacciarriti, Marco Neri, Alessandro Pessoli, Leonardo Pivi, mantenendo centrale il suo valore esemplare, ovvero quello di portare esempi di successo e di rappresentare un incoraggiamento importante per studentesse e studenti.

 

Quest’anno, la collettiva EX5, ospitata fino al 12 marzo 2023 nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna, presenta una selezione di opere di sei artisti diplomati alle Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, accomunati dal punto di vista generazionale: Giovanni Blanco (1980), Jacopo Casadei(1982), Rudy Cremonini (1981), Domenico Grenci (1981), Enrico Minguzzi (1981) e Nicola Samorì (1977).

La mostra intende riflettere sulla pratica pittorica, tornata particolarmente in auge a livello globale negli ultimi anni, e comune a tutti gli artisti presenti in mostra. Tra loro, mostrano assonanze che fanno pensare a vere e proprie affinità elettive, ancora più palpabili ragionando per duetti. Nicola Samorì ed Enrico Minguzzi lavorano su un’immagine classica, particolarmente legata alla tradizione, che però viene negata, deturpata o cancellata dai due artisti che compiono una sorta di damnatio memoriae sulla figurazione. Giovanni Blanco e Domenico Grenci costruiscono immagini che si relazionano con un’ideale di bellezza del passato, anche se mai in maniera pacifica, ma terremotata da sterzate che ricostituiscono una distanza problematica con il modello. Jacopo Casadei e Rudy Cremonini, infine, operano in maniera fulminea, volutamente sgrammaticata, evocativa di sensazioni e di atmosfere che si danno nel porre e mai nel levare: costruiscono così stratificazioni di colore fino ad arrivare al momento giusto dell’apparizione dell’immagine.
Il progetto è accompagnato da un catalogo con contributi di Carmen Lorenzetti e degli artisti e docenti Luca Bertolo e Massimo Pulini (già maestro di pittura di Blanco e Samorì). Sono previsti inoltre tre workshop (due all’Accademia di Belle Arti di Bologna e uno all’Accademia di Belle Arti di Ravenna) tenuti dagli ex studenti che torneranno nelle aule dove hanno studiato per restituire da un punto di vista simbolico la loro esperienza alle artiste e agli artisti del futuro, creando un cortocircuito virtuoso e fertile.

 

Sabato 4 febbraio (ore 18-24; ultimo ingresso: ore 23) e domenica 5 febbraio (ore 10-19; ultimo ingresso: ore 18.30), il pubblico potrà usufruire di un servizio di mediazione realizzato da studentesse e studenti del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte.

 

Pinacoteca Nazionale di Bologna, Salone degli Incamminati

Via delle Belle Arti, 56, Bologna

 

Inaugurazione

Sabato 4 febbraio, ore 18-24 (orario prolungato in occasione della ART CITY White Night).

 

Orari di visita

Martedì, mercoledì: ore 9-14; da giovedì a domenica e festivi: ore 10-19.

 

Ingresso libero
Gli ingressi saranno contingentati per motivi di sicurezza.

Borse e zaini dovranno essere depositati all’ingresso.

 

Allestimento

A cura delle studentesse e degli studenti del primo e secondo anno del Biennio di scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali, con il coordinamento della Prof.ssa Rosanna Fioravanti e del Prof. Carlo Messori.

 

Ufficio stampa 
Accademia di Belle Arti di Bologna

Irene Guzman
ufficiostampa@ababo.it
Tel. +39 349 1250956

La piena dell’occhio | exhibition views

EXHIBITION VIEWS >>>

La piena dell’occhio | 2022 | Ex Convento di San Francesco

Curated by Saverio Verini

Espoarte – intervista di Maria Chiara Wang

//// LEGGI L’INTERVISTA \\\\

La piena dell’occhio – Ex convento di San Francesco | Bagnacavallo (Ra)

Venerdì 23 settembre alle ore 18, all’interno delle antiche sale dell’Ex Convento di San Francesco a Bagnacavallo, apre al pubblico la mostra La piena dell’occhio, personale di Enrico Minguzzi (Cotignola, Ravenna, 1981) a cura di Saverio Verini. L’esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine in occasione della Festa di S. Michele, , offre uno spaccato della produzione artistica recente dell’artista: oltre quaranta tra dipinti e sculture, realizzati tra il 2021 e il 2022.

Il titolo della mostra La piena dell’occhio allude al traboccamento, all’inondazione di immagini e forme tridimensionali che si inseriscono negli ambienti dell’Ex Convento come delle presenze silenziose e insieme appariscenti. Artista al confine tra figurazione e astrazione, Minguzzi compone il suo immaginario pittorico per sovrapposizioni di veli, trasparenti e sottili strati di colore, tracciando un processo di proliferazione di forme sospese. Confrontandosi con parte della grande tradizione figurativa ottocentesca, offre l’immagine di una realtà sublime ma allo stesso tempo enigmatica e febbrile. I dipinti di Minguzzi possono essere considerati dei ritratti di elementi tratti dal mondo minerale e vegetale: pietre, concrezioni, fiori ed erbe, tutti riconducibili a qualcosa di esistente in natura, ma in realtà unicamente frutto di una proiezione mentale dell’artista. Colti in una specie di stasi, i soggetti dei dipinti sembrano tuttavia pulsare di una luce misteriosa e vibrante, andando oltre il canone di uno dei generi pittorici più consolidati, la natura morta. Grazie all’utilizzo di colori quasi fluorescenti, le opere di Minguzzi si liberano da una cifra più strettamente metafisica, acquisendo un carattere energetico in grado di accendere gli spazi espositivi.

Alla serie di dipinti, in continuità con la sua produzione precedente, Minguzzi ha scelto di accostare un corpo di sculture inedite: attraverso queste opere, l’artista trova un’estensione tridimensionale alle figure che caratterizzano la propria pittura – in un processo quasi “inverso”, che vede la traduzione dei dipinti in scultura e non viceversa –, sperimentando inoltre nuove tecniche e nuovi materiali, aprendo così a ulteriori sviluppi della sua pratica artistica.

La mostra è accompagnata da un catalogo che include le immagini dell’allestimento e i testi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, e del curatore Saverio Verini.

Biografia
Enrico Minguzzi (Cotignola, Ravenna, 1981), dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi dal titolo L’inattualità della pittura, si trasferisce a Milano dove, nel 2008, tiene la sua prima mostra personale Liqueforme, presso lo Studio d’Arte Cannaviello. Da allora i suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive, tra cui: Ultimi paesaggi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola (2019), Pittori fantastici nella Valle del Po al PAC di Ferrara (2020) e Senza Figura presso la galleria Monitor, a cura di Nicola Samorì (2021). Ha realizzato progetti site-specific e residenze presso Areacreativa42 (2019) e Museo Civico Luigi Varoli (2020), dove ha avuto origine il nuovo ciclo della “natura morta”. Dopo aver ricevuto premi e menzioni speciali, tra cui Premio DAMS, a cura di Renato Barilli, e Premio Nazionale delle Arti, nel 2022 ha vinto il terzo premio del Premio Artistico Fondazione VAF e le sue opere sono entrate a far parte della Collezione VAF Stiftung. Dal 2014, parallelamente al suo lavoro artistico, è membro fondatore del collettivo MAGMA, in cui sviluppa progetti che uniscono arti visive, ricerca musicale e indagine territoriale.

Enrico Minguzzi
La piena dell’occhio
A cura di Saverio Verini
Date: 23 settembre – 11 dicembre 2022
Sede: Ex Convento di San Francesco, via Luigi Cadorna 14, Bagnacavallo (RA)
Promossa da: Comune di Bagnacavallo
Organizzata da: Museo Civico delle Cappuccine
Ingresso: gratuito
Orari di apertura:
Giovedì e venerdì (fino al 6 novembre): 17-21; sabato e domenica: 10-12 e 15-18
31 ottobre, 1 novembre, 8 e 9 dicembre: 15-18
Dal 29 settembre al 2 ottobre, in occasione della Festa di San Michele, la mostra sarà visitabile con orario ampliato: 10-12 e 15-23. Domenica 2 ottobre: 10-23

Ufficio stampa: Irene Guzman | Tel. 349 1250956 | irenegzm@gmail.com

Zenit | Cappella Marchi, Seravezza | Installation view

Zenit | Cappella Marchi, Seravezza | Installation view

Zenit – Cappella Marchi | Seravezza (Lu)

ZENIT

ITA

Mostra personale di Enrico Minguzzi a cura di Lorenzo Belli

Dal 6 al 28 agosto 2022 dal venerdi alla domenica 18,30-21,30 – Spazio Cappella Marchi, Chiesa Della Madonna Del Carmine, via Gino Lombardi 38, Seravezza(LU)

Sabato 6 agosto 2022 alle ore 20 verrà inaugurata la mostra “Zenit” di Enrico Minguzzi a cura di Lorenzo Belli allo Spazio Cappella Marchi presso la Chiesa della Madonna del Carmine di Serravezza(LU).
Questo è il terzo appuntamento per l’anno corrente delle mostre organizzate da Alkedo aps nella caratteristica cappella barocca, di proprietà del comune di Seravezza, dove l’arte contemporanea si sposa con gli interni della storico sito versiliese.

Minguzzi è un artista al confine tra figurazione e astrazione che non prende spunto da un confronto diretto con l’oggetto ma compone il suo immaginario per sovrapposizioni di veli, trasparenti e sottili strati di colore, tracciando un processo di proliferazione di forme sospese tra la germinazione e la moltiplicazione esponenziale dei frattali. La pratica manuale, l’intuizione gestuale e la tecnica sono elementi fondamentali del suo modus operandi.

La mostra Zenit prende il nome da quel punto immaginario dell’astronomia osservativa che è intersezione tra il punto dell’osservatore e la sfera celeste e prende spunto dalla genesi costruttiva del luogo, lo spazio Cappella Marchi, che è stato realizzato sull’asse delle coordinate geografiche del luogo.
Nelle opere esposte l’artista romagnolo ipotizza un microcosmo organico dove crescono nuove aggregazioni di materia come nuove forme di vita e sembra interrogare l’osservatore su questo tipo di percezione, sulla trasformazione e sulla metamorfosi.

Con Zenit, la sua prima scultura realizzata in materiali compositi, le forme che prima erano fissate sulla tela si fanno materia come una concrezione che dal basso tende a salire verso il cielo. E’ questa ricerca verso l’infinito il suo universo tematico, questa costante ricerca di equilibrio delle forme che sembra fondere anche cromaticamente con la ricerca dei 4 elementi: acqua, aria, terra e fuoco, dappertutto forze si aggiungono e si compensano come cause ed effetti che meccanicamente si incatenano.

Nelle due tele in mostra, “Levante” e “Ponente”, il groviglio di forme prende vita come un paesaggio interiore che sembra sul punto di dilatarsi sprigionando tutta la sua energia.
Come sottolinea il curatore ”Minguzzi definisce le forme ma spetta a noi adattarci, vivere l’immensità delle sue composizioni, decifrare le forme come fossero nuvole plasmate dal vento. Lo spazio interiore aperto, così definito, sconvolge tutti i concetti dimensionali. Per noi non c’è più sistema di proporzioni o scala di riferimento e dobbiamo noi osservatori sottometterci all’interpretazione dopo che l’artista ci ha aperto le porte della sua dimensione.”

Contatti:

mail: amyconti4@gmail.com Tel: 3489537731


ENG

ZENIT
Solo exhibition of Enrico Minguzzi curated by Lorenzo Belli
Aug. 6-28, 2022 Friday through Sunday 6:30 to 9:30 p.m. – Spazio Cappella Marchi, Chiesa Della Madonna Del Carmine, via Gino Lombardi 38, Seravezza(LU)
Saturday, August 6, 2022 at 8 p.m. will be the opening of Enrico Minguzzi’s “Zenit” exhibition curated by Lorenzo Belli at Spazio Cappella Marchi at the Church of the Madonna del Carmine in Serravezza(LU).
This is the third event for the current year of exhibitions organized by Alkedo aps in the characteristic Baroque chapel, owned by the municipality of Seravezza, where contemporary art marries with the interiors of the historic Versilia site.
Minguzzi is an artist on the borderline between figuration and abstraction who does not take his cue from a direct confrontation with the object but composes his imagery by superimpositions of veils, transparencies and thin layers of color, tracing a process of proliferation of forms suspended between the germination and exponential multiplication of fractals. Manual practice, gestural intuition and technique are fundamental elements of his modus operandi.
The exhibition Zenit takes its name from that imaginary point in observational astronomy that is the intersection between the observer’s point and the celestial sphere, and takes its cue from the constructive genesis of the place, the Cappella Marchi space, which was made on the axis of the geographical coordinates of the place.
In the works on display, the Romagnolo artist hypothesizes an organic microcosm where new aggregations of matter grow as new forms of life and seems to question the viewer about this kind of perception, transformation and metamorphosis.
With Zenit, his first sculpture made of composite materials, the forms that were previously fixed on the canvas become matter like a concretion that tends to rise from below to the sky. It is this quest toward the infinite that is his thematic universe, this constant search for balance of forms that he seems to merge even chromatically with the search for the 4 elements: water, air, earth and fire, everywhere forces add up and compensate as causes and effects mechanically chaining.
In the two canvases in the exhibition, “Levante” and “Ponente,” the tangle of forms comes to life as an inner landscape that seems on the verge of expanding releasing all its energy.
As the curator points out, “Minguzzi defines the forms but it is up to us to adapt, to experience the immensity of his compositions, to decipher the forms as if they were clouds shaped by the wind. The open interior space, thus defined, disrupts all dimensional concepts. For us, there is no longer any system of proportion or scale of reference, and we observers must submit to interpretation after the artist has opened the doors of his dimension to us.”
Contact:
email: amyconti4@gmail.com Tel: 3489537731

SOGNO O SON DESTO? – curated by Claudio Spadoni at Magazzini del Sale, Cervia

IT

SOGNO O SON DESTO?

A cura di Claudio Spadoni

Dal 22 luglio al 21 agosto 2022

Magazzini del sale, Cervia (Ra)

Sogno o son desto? È il titolo della mostra promossa da CNA Territoriale di Ravenna in concerto col Comune di Cervia, che sarà allestita nei Magazzini del Sale cervesi dal 22 luglio al 21 agosto 2022. La mostra sarà suddivisa in tre sezioni: Notturni, Il sogno ad occhi aperti; Il sogno dell’antico e l’immaginario contemporaneo, con oltre quaranta artisti di diverse generazioni, che coprono oltre un secolo di storia, dal primo Novecento ai giorni nostri, ovvero dal Futurismo ai diversi linguaggi dell’attualità. La prima sezione presenterà una significativa campionatura di paesaggi e visioni notturne, con artisti storici come Dottori, Sironi, Drei, Romiti, Rossi, fino a Paladino, Violetta, Pompili e i più giovani Lombardi, Babini, Neri. La sezione centrale, la più ampia, offrirà un panorama assai eterogeneo di immagini sorprendenti, tra una visionarietà portata alle soglie dell’allucinazione, immagini di una realtà spaesata, suggestioni quasi favolistiche, attraverso soluzioni linguistiche le più eterogenee. Tra gli artisti presenti, da maestri del primo Novecento come De Chirico, Licini, Casorati, a protagonisti della seconda metà del secolo come Matta, Moreni, Scanavino, Vacchi, Baj, Morlotti, Giosetta Fioroni, Ontani, Cucchi, De Dominicis, per giungere all’attualità con D’Ambrosio e Rivalta. L’ultima sezione vedrà insieme artisti che reinterpretano il passato attraverso linguaggi anche molto diversi, e alcuni altri presi dall’immaginario del nostro tempo: da Funi, Francese, Mattioli, Schifano, a Pulini, Pozzi, Minguzzi, Lucia Nanni, e un sorprendente creatore di mostri. Tracce visive di un tempo proiettato verso realtà virtuali, e insieme memorie del passato, regressioni in un’oniricità arcaica.

La mostra sarà documentata da un catalogo con la riproduzione di tutte le opere esposte e un testo del curatore.

NUMERO TELEFONICO E EMAIL PER INFORMAZIONI:

Tel. 0544.298511 – e-mail: cna@ra.cna.it

 

ENG

SOGNO O SON DESTO?

Curated by Claudio Spadoni

From july 22 till august 21

Magazzini del sale, Cervia (Ra)

Sogno o son desto? This is the title of the exhibition promoted by CNA Territorial of Ravenna in concert with the Municipality of Cervia, which will be set up in Cervia’s Magazzini del Sale from July 22 to August 21, 2022. The exhibition will be divided into three sections: Nocturnes; The Daydream; The Dream of the Ancient; and The Contemporary Imaginary, featuring more than forty artists of different generations, covering more than a century of history, from the early 20th century to the present day, that is, from Futurism to the different languages of current events. The first section will present a significant sampling of landscapes and nocturnal visions, with historical artists such as Dottori, Sironi, Drei, Romiti, Rossi, up to Paladino, Violetta, Pompili and the younger Lombardi, Babini, Neri. The central section, the largest one, will offer a very heterogeneous panorama of surprising images, between a visionariness brought to the threshold of hallucination, images of a bewildered reality, almost fable-like suggestions, through the most heterogeneous linguistic solutions. Among the artists present, from masters of the early twentieth century such as De Chirico, Licini, Casorati, to protagonists of the second half of the century such as Matta, Moreni, Scanavino, Vacchi, Baj, Morlotti, Giosetta Fioroni, Ontani, Cucchi, De Dominicis, to the present day with D’Ambrosio and Rivalta. The last section will see together artists who reinterpret the past through languages that are also very different, and some others taken from the imaginary of our time: from Funi, Francese, Mattioli, Schifano, to Pulini, Pozzi, Minguzzi, Lucia Nanni, and a surprising creator of monsters. Visual traces of a time projected into virtual realities, and at the same time memories of the past, regressions into an archaic dreaminess.
The exhibition will be documented by a catalog with reproductions of all the works on display and a text by the curator.
PHONE NUMBER AND EMAIL FOR INFORMATION:
Tel. 0544.298511 – e-mail: cna@ra.cna.it

BLA – Palazzo Ducale Genova

IT

Biennale Le Latitudini dell’Arte

V edizione: Svezia e Italia
16 Luglio – 3 settembre 2022
opening 15 luglio
Palazzo Ducale, Sala del Munizioniere, piazza Matteotti, Genova

Sarà inaugurata venerdì 15 luglio a Palazzo Ducale di Genova la V edizione della Biennale d’arte

contemporanea Le Latitudini dell’Arte.
La Biennale organizzata da Art Commission in collaborazione con la Fondazione Palazzo Ducale di Genova (Italia), nasce nel 2013 per facilitare lo scambio artistico-culturale tra l’Italia e gli altri Paesi europei.
Dopo Finlandia, Ungheria, Germania e Paesi Bassi, la Biennale 2022 vede la partecipazione di artisti contemporanei che vivono e lavorano in Italia e in Svezia.
La V edizione, patrocinata dal Comune di Genova, Regione Liguria e Ambasciata di Svezia a Roma, e curata per la parte italiana da Stefania Giazzi e Virginia Monteverde e per quella svedese da Paul Thomassen, ospiterà 40 artisti proposti da curatori, gallerie e fondazioni dei due paesi.

Tema

Il Crepuscolo della Terra / The Twilight of the Earth

La quinta edizione della Biennale sceglie il tema ambientale per affrontare insieme agli artisti una riflessione sulla protezione ecosistemica della nostra Madre Terra. E’ ormai universale la presa di coscienza sulla necessità di invertire il trand di sfruttamento delle preziose risorse vitali naturali. Il contributo degli artisti assume in questo senso particolare importanza, per la capacità di visione propria dell’Arte.

Artisti dall’Italia: Yuval Vital, Gianluca Capozzi, Elisabetta Di Sopra, Manuel Felisi, Antonella Gandini, Ilaria Gasparroni, Rachel Lee Hovnanian, Enrico Minguzzi, Diletta Nicosia, Marco Pace, Massimiliano Pelletti, Pennacchio Argentato, Lucio Pozzi, Daniele Ratti, Giovanni Ricci-Novara, Lorenza Sannai, Andrea Savazzi, Antonio Tropiano, TTOZOI, Alessandro Zannier.

Artisti dalla Svezia: Patrik Bengtsson, Erik Berglin, Marie Dahlstrand, Samira Englund, Ann Eringstam, Daniel Götesson (Ekta), Tommy Hilding, Leslie Johnson, Erik Kihlbaum, Tove Kjellmark, Jukka Korkeila, Juri Markkula, Roger Metto, Sara Nilsson, Olle Schmidt, Lotta Söder. Martin Solymar, Gustav Sparr, Tommy Sveningsson, Hendrik Zeitler.

Gallerie e Fondazioni:

Artantide Gallery (Verona), Galleria Giovanni Bonelli (Milano), Fabbrica Eos (Milano), Videoinsight Foudation (Bologna), Galleri Thomassen (Göteborg, Svezia), Etherea Art Gallery (Genova), Kyro Art Gallery (Pietrasanta LU), Nuova Galleria Morone (Milano), Galleria Studio Rossetti (Genova), WEM Gallery (Ornavasso VB), Fondazione Rocco Guglielmo (Catanzaro), The Project Space (Pietrasanta LU), VisionQuesT 4rosso (Genova).

La mostra, per offrire a tutti i visitatori uno spazio d’arte fruibile senza limitazioni dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, sarà a ingresso libero.
Aperta al pubblico dal 16 luglio al 3 settembre 2022 con i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 15.00 alle 19.00. Palazzo Ducale, Sala del Munizioniere, piazza Matteotti, Genova info:artcommission.genova@gmail.com

 

ENG

Biennale Le Latitudini dell’Arte 5th edition: Sweden and Italy 16 July – 3 September 2022 opening 15 July

Palazzo Ducale, Sala del Munizioniere, piazza Matteotti, Genova (Italy)

The 5th edition of the Biennale of Contemporary Art Le Latitudini dell’Arte will be inaugurated on Friday 15 July at Palazzo Ducale in Genoa.
The Biennial, organised by Art Commission in collaboration with the Fondazione Palazzo Ducale di Genova (Italy), was established in 2013 to facilitate artistic-cultural exchange between Italy and other European countries.

After Finland, Hungary, Germany and The Netherlands, the Biennale 2022 is attended by contemporary artists living and working in Italy and Sweden.
The 5th edition, sponsored by the Municipality of Genoa, the Liguria Region and the Embassy of Sweden in Rome, and curated for the Italian side by Stefania Giazzi and Virginia Monteverde and for the Swedish side by Paul Thomassen, will host 40 artists proposed by curators, galleries and foundations of the two countries.

Theme

Il Crepuscolo della Terra / The Twilight of the Earth

The fifth edition of the Biennale Le Latitudini dell’arte, has the environment as its theme. The artists will be inspired by the urgency to protect our Mother Earth, and their creations will reflect that vital necessity. The urgent need to invert the trend of exploitation of resources is now clear to everyone, and the artists will give their interpretation of the theme with their unique sensitivity and vision.

Artists from italy: Yuval Vital, Gianluca Capozzi, Elisabetta Di Sopra, Manuel Felisi, Antonella Gandini, Ilaria Gasparroni, Rachel Lee Hovnanian, Enrico Minguzzi, Diletta Nicosia, Marco Pace, Massimiliano Pelletti, Pennacchio Argentato, Lucio Pozzi, Daniele Ratti, Giovanni Ricci-Novara, Lorenza Sannai, Andrea Savazzi, Antonio Tropiano, TTOZOI, Alessandro Zannier.

Artists from Sweden: Patrik Bengtsson, Erik Berglin, Marie Dahlstrand, Samira Englund, Ann Eringstam, Daniel Götesson (Ekta), Tommy Hilding, Leslie Johnson, Erik Kihlbaum, Tove Kjellmark, Jukka Korkeila, Juri Markkula, Roger Metto, Sara Nilsson, Olle Schmidt, Lotta Söder. Martin Solymar, Gustav Sparr, Tommy Sveningsson, Hendrik Zeitler.

Galleries and Foundations:

Artantide Gallery (Verona), Galleria Giovanni Bonelli (Milano), Fabbrica Eos (Milano), Videoinsight Foudation (Bologna), Galleri Thomassen (Göteborg, Svezia), Etherea Art Gallery (Genova), Kyro Art Gallery (Pietrasanta LU), Nuova Galleria Morone (Milano), Galleria Studio Rossetti (Genova), WEM Gallery (Ornavasso VB), Fondazione Rocco Guglielmo (Catanzaro), The Project Space (Pietrasanta LU), VisionQuesT 4rosso (Genova).

To offer all visitors a free artistic space after the restrictions imposed by the pandemic, the exhibition will be free of charge.
Open to the public from 16 July to 3 September 2022. Tuesday to Sunday from 3 p.m. to 7 p.m. Palazzo Ducale, Sala del Munizioniere, piazza Matteotti, Genova info:artcommission.genova@gmail.com