liqueforme – studio d’arte cannaviello

LIQUEFORME

Il 12 giugno 2008 lo Studio d’Arte Cannaviello inaugura una mostra di due giovani artisti italiani.

Enrico Minguzzi, i cui lavori sono esposti nella prima sala, predilige colori forti e acidi al fine di provocare un senso di estraniazione e distorsione della realtà, un gioco di luci intenso che istituisce un’atmosfera allucinatoria in cui lo spettatore si sente proiettato all’interno dello spazio pittorico. Il bagno, con i suoi rubinetti e le sue vasche, è uno dei luoghi della quotidianità prescelti dall’artista per creare forme monumentali e riflessi audaci, a limite dell’astrazione. «Trasposizione» e «Attesa» sono due delle dieci opere presenti in mostra, realizzate con pittura ad olio, acrilico e con l’ausilio della fotografia digitale.  Nelle dieci tele di Gabriele Brucceri, presenti nella seconda sala, più tecniche convivono all’interno dello stesso lavoro. L’interazione di pittura e grafica, di tecnologia e manualità, conduce l’artista alla frammentazione dei volti prodotta sullo schermo di un computer durante una connessione con la web-cam. La trasparenza e la velatura delle immagini sono realizzate grazie al confluire di pittura ad olio e acquarelli, che vengono assorbiti da una tela lavorata in modo da ricevere una base fotografica plotterata. La pennellata sottile e delicata alleggerisce i toni e rende il colore leggero ed evanescente, come in «Conflagrazione» e «Fenomeno Percettivo e Non Cognitivo».

Catalogo in galleria con introduzione di Davide Benati.

STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO

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